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Madrid, metropoli aperta che fa festa: bar pieni, teatri aperti e le mascherine non esistono

madrid apertura

Riparte la movida nella capitale spagnola: bar e ristoranti sono aperti di giorno, mentre la sera le feste si spostano nelle strade piene di persone. madrid apertura

Nel centro di Madrid, come riportato dal corriere della sera, la mascherina non esiste: centinaia di giovani saltano, brindano e ballano. La distanza anti-virus è dimenticata. Francesi, italiani, tedeschi e soprattutto spagnoli festeggiano abbarbicati a differenza di quanto avviene nei loro paesi.

«I nostri albergatori — ha detto Il sindaco José Luis Martínez Almeida — dispensano felicità». Fa sicuramente riflettere quanto avviene a Madrid, capitale che non chiude.

Tra tante capitali europee che si ritirano imbavagliate e col capo chino anche prima di cena, Madrid ha scelto di fissare l’ora limite alle 23.

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In febbraio Madrid ha ricevuto il doppio dei turisti di Barcellona, 150 contro 70 mila, passando dalla quarta posizione alla prima come destinazione turistica spagnola in questo periodo dell’anno.

Gli hotel donano la felicità perché Madrid non è chiusa. Si cena nei locali o nelle terrazze sui marciapiedi. Si va persino al cinema e a teatro. madrid apertura

Arte e Cultura madrid apertura

La Spagna è infatti l’unico dei grandi paesi europei che durante la seconda e la terza ondata non ha imposto chiusure indiscriminate dei luoghi della cultura ma, al contrario di tanti altri paesi, ha lasciato tutto aperto il più possibile, lasciando alle Comunità Autonome (omologhe delle nostre regioni) la possibilità di intervenire chirurgicamente laddove necessario, se le cose si fossero messe male. madrid apertura

I risultati sono stati incoraggianti, con i dati della Spagna che non si discostano da quelli dei principali paesi europei e, anzi, rispetto ad alcuni stanno anche andando molto meglio come riportano alcuni giornali quali Finestra sull’Arte. Segno che, evidentemente, la chiusura dei luoghi della cultura non ha avuto un impatto significativo sul contenimento del contagio e, viceversa, lasciare aperti musei, teatri e cinema non ha prodotto esplosione di focolai.

Concerti

Sempre dalla Spagna arrivano immagini che fanno sperare. Tutti insieme, ammassati a ballare e cantare sotto un palco: cinquemila persone sono tornate a vivere un concerto quasi come prima della pandemia, dopo essere stati tutti sottoposti a un test antigenico. L’esperimento è andato in scena a Barcellona dove la band Love of Lesbian ha suonato al Palau de Sant Jordi: esperimento riuscito che ora alimenta la speranza dei promotori e del pubblico affinché i grandi eventi tornino ad essere una realtà da questa estate.
Si è trattato del primo grande concerto dall’inizio della pandemia. Un team medico ha supervisionato tutta l’operazione, secondo quanto riferisce La Vanguardia, e il concerto si è tenuto senza incidenti significativi. Dopo il test, musicisti, organizzazione, pubblico e altro personale hanno trasformato il Sant Jordi in una super bolla di 5.000 persone che hanno potuto vivere l’esperienza live senza mantenere il distanziamento. Solo 6 dei 5.000 spettatori sono risultati positivi al Covid-19 e non hanno potuto partecipare. madrid apertura madrid apertura

E voi cari lettori di SegretoDonna cosa ne pensate? Che idea vi siete fatti sul lockdown italiano? Apprezzate la voglia di un ritorno alla normalità? Siete più per il modello svedese e di altri paesi extra europei che non fanno il lockdown o siete più per una chiusura totale ad oltranza?

Scritto da firedream79

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