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Codacons contro gli assurdi balzelli telefonici vince la battaglia a favore della trasparenza

Presidenza del Consiglio ordina ad AGCOM di fornire all’Associazione i costi sostenuti dagli operatori per dismissione e migrazione delle utenze telefoniche Codacons contro assurdi bazzelli telefonici 

Industria fatturatoNuova vittoria del Codacons in tema di telefonia a favore della trasparenza e dei diritti degli utenti. La Commissione per l’accesso della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha infatti accolto il ricorso presentato dall’associazione, ordinando all’Agcom di fornire al Codacons i dati raccolti dall’Autorità e relativi ai costi che i gestori telefonici sostengono quando un loro cliente chiede la dismissione o il trasferimento di una linea telefonica. Codacons contro assurdi bazzelli telefonici 

Nelle settimane scorse infatti l’associazione aveva presentato una istanza d’accesso all’Agcom chiedendo di conoscere i costi sostenuti dai principali operatori (Tim, Vodafone, Fastweb, Wind-Tre, ecc.) per le dismissioni e i trasferimenti delle linee dei clienti privati e business, e una richiesta di aprire un procedimento istruttorio volto ad accertare la situazione di assoluta antigiuridicità del comportamento posto in essere dai gestori che imponevano agli utenti somme per spese di cessazione della linea e per la migrazione, senza alcuna dimostrazione al consumatore della effettività della spesa sostenuta.

Richiesta rifiutata dall’Autorità, che aveva negato di fornire i dati richiesti motivando il diniego con l’esigenza di “salvaguardare la riservatezza di terzi, persone, gruppi, imprese e associazioni”.

Oggi però la Commissione per l’accesso della Presidenza del Consiglio ha ribaltato la decisione dell’Agcom, con un atto in cui si legge:

deve sicuramente riconoscersi la legittimazione del Codacons ad accedere alla documentazione richiesta, pertinente alle finalità statutarie dell’associazione […] L’esclusione appare impropriamente richiamata con riferimento alla richiesta delle tabelle contenenti i costi applicati dai gestori per dismissioni e trasferimenti: tali dati non possono essere considerati esclusi dall’accesso né attengono alla menzionata sfera di riservatezza commerciale, industriale, patrimoniale.

Imposti a utenti costi eccessivi e ingiustificati. Giungla di tariffe, si paga fino a 94 euro per cambiare operatore o chiudere una linea

Per Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons “Fino allo scorso gennaio gli utenti che hanno chiesto di dismettere una linea o migrare verso un altro operatore si sono visti richiedere fino a 94 euro per una operazione semplicissima che comporta costi irrisori a carico delle società telefoniche. Ora con i dati che l’Agcom dovrà fornire si potrà verificare quanto le società telefoniche hanno lucrato su tali operazioni, già finite nel mirino della stessa Autorità che nel 2018 ha disposto con apposita delibera che le spese di recesso siano commisurate ai costi reali sopportati dall’azienda, ovvero ai costi sostenuti per dismettere la linea telefonica o trasferire il servizio. Delibera tuttavia rimasta lettera morta fino al gennaio 2020, con enormi danni economici per i consumatori”.

Intanto tutti gli utenti che si sono visti richiedere somme di denaro eccessive per cambiare operatore o chiudere una linea, possono inviare una mail all’indirizzo info@codacons.it  

Fonte Codacons

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