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Banche: Istituto di Credito condannato a risarcire risparmiatore che aveva acquistato Bond Grecia

Banche Istituto Credito condannato

Per Tribunale di Vicenza banca non ha informato investitore circa i rischi dell’operazione. Dovrà restituire 311mila euro più gli interessi Banche Istituto Credito condannato 

Banche Istituto Credito condannato Ennesima vittoria del Codacons contro le banche scorrette. Il Tribunale di Vicenza ha accolto infatti il ricorso presentato dall’associazione dei consumatori per conto di un risparmiatore vicentino che aveva subito gravi perdite economiche a seguito di un investimento suggerito dal proprio istituto di credito, condannando la banca a restituire gli importi investiti. Banche Istituto Credito condannato 

Vittoria del Codacons che ha difeso in giudizio il risparmiatore tradito

Nel 2010 infatti il risparmiatore in questione veniva indotto dalla propria banca ad acquistare titoli obbligazionari della Grecia, senza però informarlo dell’elevata pericolosità dell’investimento e del rischio di insolvenza da parte della Grecia, paese che come noto attraversava una situazione economica di grave crisi.

“Il Tribunale di Vicenza ha ritenuto che la Banca è stata inadempiente ai propri obblighi di informazione al proprio cliente in merito all’investimento, atti ad evitare la perdita totale, in pochi mesi, dell’investimento posto in essere, e ha ordinato la restituzione dell’importo investito in Bond Grecia per 311.837 euro oltre gli interessi legali maturati dal 2010 ad oggi – spiega l’avv. Paolo Grandinetti, legale del Codacons che ha rappresentato in tribunale il risparmiatore tradito – Il giudice ha quindi riconosciuto l’inadempimento della Banca, sia contrattuale che precontrattuale, non essendo stato l’investitore adeguatamente informato del rischio collegato all’investimento, non risultando sufficiente infatti  la sottoscrizione del documento informativo sui rischi generali”.

Si legge nella sentenza del Giudice della I sez. civile del Tribunale di Vicenza, dott. Gabriele Conti:

“l’intermediario finanziario è tenuto a fornire al cliente una dettagliata informazione preventiva circa i titoli mobiliari e, segnatamente, con particolare riferimento alla natura di essi e ai caratteri propri dell’emittente, ricorrendo un inadempimento sanzionabile ogni qualvolta detti obblighi informativi non siano integrati, e restando irrilevante, a tal fine, ogni valutazione di adeguatezza dell’investimento […]

l’inadempimento della Banca agli obblighi informativi, e anche di diligenza professionale, sulla stessa gravanti comporta la risoluzione per inadempimento degli ordini di acquisto”.

Banca Sella è stata così condannata a restituire al risparmiatore oltre 311mila euro investiti in Bond Grecia, oltre agli interessi legali maturati dalla data dell’investimento ad oggi.

“Questa sentenza dimostra che la banca assume con il cliente non solo l’obbligazione di custodia e deposito dei titoli, ma anche quella di “consulenza di base” – commenta per il Codacons l’avv. Grandinetti – E’ quindi da ritenersi che vi sia un dovere della stessa di non rendersi “spettatore passivo” delle scelte, eventualmente errate, dell’investitore, ma di consigliarlo e se necessario dissuaderlo dall’acquisto e, successivamente, nel caso di repentino rialzo della rischiosità dell’investimento, consigliarlo per il celere disinvestimento al fine anche di evitare la perdita del capitale investito”.

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