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Coronavirus, sugli scontrini spunta la Tassa Covid-19 da pagare

Tassa Covid scontrino

Ci troviamo nel bel mezzo della Fase 2, più o meno ad una settimana da quel fatidico giorno 18 maggio che ha segnato la riapertura della maggior parte delle attività commerciali. Chi con più prudenza e chi con meno prudenza è uscito dal “rifugio” di casa propria dopo più di due mesi di reclusione.Tassa Covid scontrino

Finalmente la popolazione italiana è tornata ad occupare un posto nei saloni estetici, dal parrucchiere, dal barbiere, al bar e al ristorante. Peccato che la loro gioia è stata presto smorzata da una “piccola” novità.

Pagando il conto alla cassa, qualcuno si è accorta di una nuova voce sullo scontrino, insieme alle altre cose da pagare. Risponde alla voce di “contributo Covid” ed è stato già bollato con il nominativo di “Tassa Cvid-19”. Si tratta di una cifra extra da pagare nello scontrino, che va dai 2 ai 4 euro, e che serve per finanziare i costi sostenuti dagli esercizi commerciali a causa del Coronavirus.Tassa Covid scontrino

Ma a questo si aggiungono anche i rincari di alcuni centri estetici e parrucchieri, che hanno fatto lievitare il prezzo di un taglio o di una piega. Anche i bar non sono da meno e adesso per prendere un caffè, un cappuccino o un cornetto si dovrà pagare qualcosina in più.

Tassa Covid scontrino

La denuncia per la “tassa” extraTassa Covid scontrino

Diverse segnalazioni, di rincaro prezzi e tasse extra, sono arrivate in questi giorni sia al Codacons che all’Unione nazionale consumatori.

Il Codacons, oltre all’aumento prezzi e alla tassa extra, ha riscontrato anche altre lamentele. Centri estetici che impongono l’acquisto di un kit (kimono e ciabattine) al costo di 10 euro, senza il quale non possono effettuare il trattamento.

“Numerosi consumatori hanno denunciato al Codacons un sovraprezzo, mediamente dai 2 ai 4 euro, applicato in particolare da parrucchieri e centri estetici ai propri clienti. Un balzello inserito in scontrino con la voce ‘Covid’ e che sarebbe imposto come contributo obbligatorio per sostenere le spese degli esercenti per sanificazione e messa in sicurezza dei locali”.

“Un far west illegale che potrebbe configurare il reato di truffa, e contro cui il Codacons presenta una denuncia alla Guardia di Finanza e all’Antitrust, fornendo tutte le segnalazioni ricevute al riguardo, affinché si avviino le dovute indagini sul territorio”, ha affermato il presidente Codacons Carlo Rienzi.Tassa Covid scontrino

Il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona, ha anche ricevuto segnalazioni riguardo a questa tassa extra da pagare nello scontrino finale. Al momento nessun intervento, perchè si tratta di singoli casi:

“Alcuni consumatori ci hanno segnalato una novità. Alcuni centri estetici e parrucchieri avrebbero introdotto un contributo extra, una sorta di tassa di solidarietà per le varie spese aggiuntive, come quelle di sanificazione. Per ora si tratta di singoli casi isolati. Li invitiamo, comunque, a ripensarci spontaneamente”.

“Ci sono, infatti, forti dubbi sulla legittimità di una tale pratica, anche nel caso la ‘sovrattassa’ fosse segnalata in modo chiaro e trasparente, considerato che il consumatore deve pagare per il servizio reso, non dare contributi per le spese sostenute, salvo siano su base volontaria”.

Voi cosa ne pensate di questa tassa extra da pagare? È giusto pagarla oppure no? Continuate a seguirci su SegretoDonna.

Scritto da Sophi Campailla

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