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Quattro chiacchiere con la modella virale Julia Magrone, quando bellezza è sinonimo di eleganza e interiorità

Julia Magrone

Care amiche e amici di SegretoDonna per la rubrica Donne Vere abbiamo il piacere di presentarvi una ragazza molto speciale – Julia Magrone – che ci ha colpito immediatamente per la sua spontaneità e dolcezza: capace e determinata, non sembra fermarsi un minuto!
Modella, inarrestabile su Instagram, ma Julia non è solo bellissimi scatti: prossima alla laurea in Scienze della Comunicazione all’Università IULM di Milano, impegnata nel sociale, sempre attenta ai particolare e molto altro.

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lei e abbiamo avuto il piacere di scoprire una bellezza ancora più intensa di quella che facilmente emerge dai suoi post. Scopriamo di più insieme!

 

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Quando è nata la tua carriera da modella? E quale è il tuo rapporto con la macchina fotografica? Julia Magrone

«Sono stata notata da alcuni fotografi quando avevo diciassette anni a seguito di un concorso di bellezza. Devo molto alla fotografia, rendendomi più sicura e consapevole di me stessa: dei miei difetti, delle mie fragilità e dei miei pregi. Non sempre emerge chi sono e per questo cerco altro. Sono, infatti, una persona molto esigente, e perfezionista. Questa continua ricerca a volte si trasforma in difetto, ma col tempo ho imparato a viverla meglio.
Sono testimonial di Cotril, che mi ha aiutato anche a livello cinenamotografico e grazie a loro ho intrapreso questo percorso».

Julia Magrone

Cosa pensi dell’apparire in una società che sembra aver fatto passi avanti dagli gli stereotipi ‘esclusivi’ degli anni passati?

«La società ci insegna che apparire è più importante di quello che abbiamo dentro: mostrarsi perfetti, senza mai rivelare i lati più deboli del nostro vivere. Quando ero adolescente è subentrata l’esigenza di puntare al 110%, al falso mito dell’essere sempre perfetta: sempre con quella sensazione di sentirmi inadeguata che mi ha portato a non poche rinunce e tanti sacrifici. 

Sentivo, però, che qualcosa non andava e col tempo ho realizzato che è tutta solo una grande illusione e oggi cerco una vita meno programmata e più spensierata: staccare senza curarsi troppo dell’aspetto estetico e godersi i momenti magari con persone positive accanto.

La vita social è una vita costruita a tavolino da 10 persone (almeno) che stanno dietro a ogni post e trovo sia indispensabile per una ragazzina essere consapevole del fatto che è, intanto, un lavoro per le aziende. Ci tengo molto a dirlo. È una tematica a me molto cara e che ho vissuto in prima persona. Credo sia, infatti, importantissimo fare attenzione al tipo di modello e messaggio che offriamo alle nuove generazioni e non solo.

Fortunatamente sembra siano stati fatti passi avanti, ma purtroppo solo da alcune persone: una parte è ancora schiava di certi modelli e stereotipi. Non mi riferisco alla punturina o alla taglia in più di seno, ma quale è il limite? Reputo che quel cambiamento di cui spesso si parla sia ancora solo in superficie e che ci sia da lavorare ancora tanto e più in profondità.

Aprire la visuale verso qualsiasi forma di corpo come possibilità di bellezza è una grande conquista, ma in alcuni casi si passa all’eccesso: appoggio la causa della body positivity e al ‘chi se ne frega della taglie’, ma il tutto dovrebbe essere sempre attento alla salute, far sfilare una ragazza di 35kg è uguale a una che pesa 120kg.

Nella mia esperienza c’è, inoltre, troppo poca sensibilità e tanta disparità a chi è invece sottopeso: si è più delicati con chi è sovrappeso e invece tendiamo a giustificare espressioni come ‘sei magra come una scopa’ senza comprendere il male che certe espressioni procurano».

Dedichi molta cura al tuo aspetto?

«Mi alleno 4 volte alla settimana e sono attenta all’alimentazione, non sono amante dei trattamenti estetici. Mi concedo qualche sfizio! Sono, ad esempio, golosissima di torta sacher e del cioccolato fondente. Mio padre è personal trainer, ho sempre avuto degli esempi buoni in famiglia, che mi hanno indirizzata allo sport. Praticavo pallavolo».

Che rapporto hai coi tuoi follower? Cosa ne pensi dei social?

«Sono molto fortunata, ricevo davvero tanto amore dai miei follower e ho pochissimi haters. Non sono il tipo di persona che sta ogni giorno a dare consigli, il mio profilo è un mix di tanti aspetti che mi compongono. Vorrei rispondere di più, ma caratterialmente non ho proprio quel tipo di attitudine: sono una persona introversa, e ho bisogno della mia isola.

I social sono un lavoro per me quasi al 100%, quello che si vede non è frutto di casualità. Proprio per questa ragione mi stanno un po’ stretti e vorrei che emergesse maggiormente chi realmente sono».

Chi è Julia Magrone?

«Sono una ragazza inquieta e sempre alla ricerca. Una parte di me è molto equilibrata e rigorosa, ma ho anche sbalzi di umore, mettendomi sempre in discussione. Sono molto introspettiva, do molta più importanza all’essere anche se paradossalmente sembra in contrapposizione con la mia carriera da modella, ma in me c’è tanto altro che non sempre emerge dal mio profilo: sono una ragazza molto emotiva e empatica che ama le piccole cose. Sono una studentessa, sono un’aspirante attrice, sono una cara amica e molto altro e vorrei arrivasse anche questo alle persone».

Quanto la vita social ti ha cambiato?

«Mi ha dato una maggiore consapevolezza ma senza cambiare chi sono nel quotidiano. Nelle relazioni, infatti, sono sempre la stessa, anche se a volte cambia l’atteggiamento delle persone attorno anche da chi non te lo aspetteresti».

Quale è una tua passione?

«Sto studiando recitazione. Recitare è una specie di valvola di sfogo, sempre imprevedibile, in cui mi sento autorizzata a spogliarmi dai pesi della mia vita quotidiana. Mi permette di vivere il momento e vivere tante personalità diverse».

Come è la vita quotidiana di Julia Magrone? Quali sono i suoi hobby e interessi? E l’ultimo libro letto?

«Ultimamente mi sono appassionata a film e serie tv.

Adoro I ponti di Madison County con Meryl Streep, la maniera in cui descrive la donna e le relazioni, provando un pizzico di nostalgia per un mondo che oggi sembra purtroppo scomparso.

This is Us è una serie che mi sta ‘intrippando troppo’.

Sto leggendo La via dell’artista di Julia Carmeron che ti fa pensare molto: l’autrice ti costringe a fare degli esercizi per scoprire le cose che ti piacciono di più. Lo consiglio a tutti!».

Cosa significa per Julia essere una vera donna?

«Conoscere, innanzitutto, se stessa. Magari non si realizzerà mai al 100% e non sarà mai un punto fisso: un tendere, mettendosi sempre in discussione. Avere la forza e il coraggio di sapersi fermare qualche volta e soprattutto imparare a ‘volersi bene‘ e a ‘sentire il proprio corpo‘.

Avere proprie opinioni, farsi sentire non per fare una rivoluzione, ma essere una donna che partecipa alla vita, senza farsi condizionare. L’indipendenza è sinonimo di essere donna oggi».

Una bellissima chiacchierata con Julia Magrone, il suo mondo e modo di essere intenso fatto di passioni, contrasti e aspirazioni. Una ragazza davvero speciale che colpisce sin da subito per la sua profondità e ricercatezza, che rivelano una profondità di spirito come capita raramente. Sin da subito ti senti coinvolto e vorresti non smettere. Complimenti ancora a Julia per i suoi progetti presenti e futuri. Noi continueremo a seguirla e voi? Come sempre lasciate un commento e continuate a seguirci solo su SegretoDonna!

Scritto da firedream79

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