Sabrina Francalanza
Non si è smentita neanche nel corso della sua recente apparizione a Live – Non è la D’Urso la regina degli eccessi Patty Pravo.
La cantante si è lasciata andare a un lungo excursus sulla sua vita e sulla sua gioventù, parlando di amore, di amicizia ma anche di droghe.
Si è raccontata senza filtri e squarciando qualunque velo, priva della paura di sconvolgere ma sempre motivata da una grandissima voglia di mettersi a nudo e di mostrare al pubblico la donna che è sempre stata.
Siete curiose di sapere cosa ha detto? Vi raccontiamo i punti più salienti noi di SegretoDonna! Intervista Patty Pravo
Intervista Patty Pravo a Live – Non è la D’Urso: soldi, droga e carcere
La Pravo ha raccontato della grande amicizia che la lega alla Vanoni, così Barbara ha colto l’occasione per chiederle se abbiano mai fumato una canna insieme.
“Non mi piace l’erba” ha risposto. “Però mi ha fatto impazzire lei quando ha detto che le serve una badante perché le tolga le canne!”
Poi ha ricordato il periodo in cui, da giovanissima, era solita fare uso di droghe.
“Allora si usava, era normale, c’era roba buona, mica come adesso che si va in discoteca e si muore. Cioè, e poi è un altro mondo, totalmente diverso”.
A farle compagnia spesso c’era Jimi Hendrix: “Era divertente. Ci siamo ritrovati in una 500 a Roma con Alberto Marozzi e siamo andati a fare una passeggiata. Si usavano molto i boa e i cappelli, lui col boa da una parte, io con il cappello. Lui aveva una canna grande così, aveva delle mani anche molto grandi. E poi era Hendrix. Ci hanno salvato perché hanno riconosciuto me. In quel momento stavano cercando un farabutto di quelli importantissimi, c’erano delle situazioni con polizia che fermava tutti; noi siamo arrivati con questa macchinetta bianca […] e tutto il fumo dietro, ci hanno fermato un attimo, per fortuna mi hanno riconosciuto e ci hanno detto ‘andate, andate’“.
A causa della droga, però, la Pravo ha trascorso qualche giorno all’interno del carcere di Rebibbia.
“Ci sono stata tre giorni, rilasciata con tante scuse perché cercavano cocaina, ma io, se c’è una cosa che non ho mai preso è la coca. Il resto sì. Cominciai a casa del pittore Mario Schifano, anni 60. Aveva vasi pieni di pilloline, ci bivaccavano i Rolling Stones”.
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