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Coronavirus, Codacons: compagnie aeree, hotel e siti che non rimborsano utenti rischiano incriminazione per appropriazione indebita

NUOVA MOSSA DEL CODACONS CHE METTE A DISPOSIZIONE DEI CITTADINI MODULO PER DENUNCE IN PROCURA

Mentre da più parti nel mondo si estendono le limitazioni nei confronti dei viaggiatori italiani, e aumentano in Italia i casi di contagio di coronavirus in diverse zone del paese, compagnie aeree, hotel e siti di prenotazioni online rifiutano di rimborsare gli utenti che hanno in mano biglietti, pacchetti vacanze o soggiorni in strutture ricettive.

Lo afferma il Codacons, che annuncia una nuova mossa a tutela dei diritti dei viaggiatori.

Francesco Tanasi Segretario Nazionale spiega che “Non è assolutamente vero, come sostengono alcuni, che sono rimborsabili unicamente i viaggi nelle aree oggetto di focolai.  In questo momento di emergenza in cui si annullano in tutto il paese eventi e manifestazioni pubbliche, e dove la paura di viaggiare fa venire meno lo “scopo di piacere” che caratterizza una vacanza, qualsiasi contratto turistico può essere risolto per cause di forza maggiore, e senza alcuna penale a carico dei consumatori, come stabilito dalla Corte di Cassazione per situazioni analoghe”.

Per tale motivo il rifiuto di compagnie aeree, hotel e siti di prenotazioni di rimborsare chi decide di non usufruire di voli, soggiorni o vacanze appare un illecito che potrebbe configurare la fattispecie di appropriazione indebita.

In tal senso il Codacons ha pubblicato oggi alla pagina https://codacons.it/coronavirus-eventi/ un modulo attraverso il quale i cittadini che hanno avanzato domanda di rimborso e si sono visti rifiutare la propria richiesta, possono presentare denuncia in Procura contro le società (vettori aerei, strutture ricettive, organizzatori di eventi, portali di prenotazioni, ecc.) per il reato di appropriazione indebita.

MA ASSOCIAZIONE CHIEDE ANCHE A GOVERNO MISURE A SOSTEGNO DI AGENZIE DI VIAGGI E IMPRESE DEL TURISMO

Al tempo stesso il Codacons chiede al Governo di varare misure di sostegno di agenzie di viaggi e tour operator che, da tale situazione di caos, rischiano di subire danni economici enormi e di andare verso il fallimento.

Fonte Codacons

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