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Nei negozi in arrivo la prima Barbie con la sindrome di Down: un passo avanti per l’inclusione

barbie disabilità

Care lettrici di Segreto Donna, pochi giorni fa l’azienda di giocattoli Mattel, in collaborazione con la National Down Syndrome Society, ha lanciato sul mercato la prima bambola con la sindrome di Down. Non è la prima volta che la nota azienda di giocattoli promuova l’inclusività, infatti, poco tempo prima nei negozi erano arrivate la bambola con l’apparecchio acustico, la protesi alle gambe, la sedia a rotelle e la Barbie curvy. L’obiettivo di Mattel è dare la possibilità a tutti i bambini di “giocare con una Barbie che gli assomigli”, a dirlo è Kandi Pickard, presidente e Ceo di National Down Syndrome Society che ha supportato il gigante dei giocattoli a realizzare la nuova bambola. barbie disabilità

Le Barbie inclusive
Le Barbie inclusive

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Com’è la nuova Barbie barbie disabilità

Per realizzare la bambola la Mattel ha chiesto il supporto della NDSS degli Stati Uniti per assicurarsi che la sua ultima Barbie rappresentasse in modo preciso una persona con la sindrome di Down. La Barbie si presenta sicuramente più piccola rispetto alle solite, busto più lungo, viso più tondo e occhi che caratterizzano chi si trova nella condizione genetica in questione. L’abito indossato è giallo e blu, ovvero i colori della giornata dedicata alla consapevolezza sulla sindrome. Inoltre, la bambola indossa una collana con un pendente rosa con tre galloni verso l’alto che rappresentano le tre copie del 21esimo cromosoma.

La prima Barbie con la sindrome di Down
La prima Barbie con la sindrome di Down

Luca Trapanese e la figlia Alba nuovi ambasciatori della nuova Barbie in Italia

Le ambasciatrici europee di questo lancio sono la modella britannica Ellie Goldstein, la modella e influencer olandese Enya e l’assessore comunale e scrittrice francese Eleonore Laloux. In Italia, invece, Mattel ha scelto Luca Trapanese e la figlia Alba per parlare del nuovo lancio della bambola. Luca, è un personaggio molto seguito sui social poiché è padre single di Alba, bambina affetta da sindrome di Down adottata nel 2018. Su Instagram, Trapanese ha ringraziato pubblicamente l’azienda: “è molto importante per i bambini sentirsi accolti nel gioco e riconoscersi in esso. Alba subito si è riconosciuta nella nuova Barbie e ha voluto giocare creando tante avventure. Sono tanti i modi che abbiamo per dare la possibilità a tutti di sentirsi inclusi nella vita quotidiana, per questo ringrazio Mattel per questa importante intuizione che ha un grande valore sociale. Io e Alba abbiamo partecipato al lancio della nuova Barbie in maniera completamente gratuita, ringraziamo Mattel per averci regalato questa bambola.” barbie disabilità

Luca Trapanese e la figlia Alba
Luca Trapanese e la figlia Alba

Inclusione attraverso il gioco barbie disabilità

Barbie è sicuramente la linea di bambole più inclusiva presente sul mercato, con oltre 175 varianti di colori degli occhi, colore della pelle, colore dei capelli, tipi di corporatura, disabilità e stili per poter raccontare il maggior numero di storie possibili e per evitare la discriminazione. Ovviamente, Mattel, non è la prima azienda ad occuparsi della produzione di giocattoli con la sindrome di Down: la bambola Annie della Selma’s Dolls, rappresenta una bimba bionda con la sindrome di Down e include un libro che racconta le sue storie di amicizia con altri bambini. Altre bambole sono quelle delle Little Wonder. Barbie, però, è sicuramente la più celebre e rappresentativa della nostra società: infatti rappresenta una donna, orgogliosa e determinata proprio come tutte le altre.

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