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L’aurora boreale colora di rosa i cieli italiani: è un cattivo presagio? Da Hitler alle profezie della Madonna di Fatima

aurora boreale presagio

L’aurora boreale ha colorato di rosa il cielo italiano in un fenomeno rarissimo dalle nostre parti: il fenomeno, infatti, è quasi esclusivo delle regioni polari dove è più intensa l’interazione fra il campo magnetico terrestre e lo sciame di particelle provenienti dal Sole.
Eppure nei giorni scorsi, sabato 4 novembre e ancor di più domenica 5 novembre come riportato dall’Ansa, le aurore hanno colorato anche i nostri cieli con straordinarie sfumature rosa osservate e fotografate da astrofili e astronomi di tutto il Paese. aurora boreale presagio

La spiegazione scientifica

Il fisico Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste, osserva che “questo ha determinato una tempesta geomagnetica forte di classe G3“, su una scala che va da G1 a G5.

L’aurora polare è una chiara manifestazione di un’importante interazione fra la nostra stella, il Sole e il nostro pianeta, la Terra, in particolare tra il vento solare e la magnetosfera terrestre“, osserva l’astrofisica Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope, che ha fotografato l’aurora del 5 novembre dalla postazione di Marciano, vicino Grosseto, il sito italiano meno inquinato dalla luce artificiale.

Di solito le aurore “sono appannaggio delle latitudini polari, ma quando l’attività solare che le innesca è di straordinaria intensità possono diventare visibili anche a latitudini intermedie, come quelle dell’Italia“. aurora boreale presagio

Lo spettacolo del cielo è stata una bella sorpresa per gli astrofili, con “segnalazioni da gran parte d’Italia, soprattutto a Nord e Nord.Est, dal Veneto a Ravenna, ma anche fino alla Puglia“, dice Paolo Volpini, dell’Unione Astrofili Italiani. “Gli astrofili di tutta l’Italia – ha aggiunto – hanno diffuso numerosissime segnalazioni fino alle regioni centrali e al Sud, probabilmente fino alla Puglia. Sono state favorite le zone in cui il cielo era più buio, lontane dalle luci delle città, come le Dolomiti a alcune zone costiere. Èstato un evento davvero suggestivo“.

L’aurora boreale il segno di un cattivo presagio

Il rarissimo fenomeno ottico dell’atmosfera non è stato letto nel recente passato solo come fenomeno fisico atmosferico: su diversi siti web tra cui ll Fatto Quotidiano, invece, sarebbe il segno nel cielo di qualcosa simbolicamente nefasto.

Ad esempio su uccronline.it, un sito “manifestazione del pensiero di alcuni cattolici”, ci ricorda oramai da anni il collegamento tra il fenomeno dell’aurora boreale e le profezie dei pastorelli di Fatima. I bimbi portoghesi che videro la Madonna nel 1917 misero per iscritto una profezia anche se a posteriori, il 31 agosto del 1941 parlando con il vescovo di Fatima. In pratica la veggente Lucia aveva registrato il segno preannunciato dalla Madonna come antefatto della Seconda guerra mondiale. La Santa Madre, scrive uccronline.it, avrebbe detto: “Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre”. Il castigo in effetti, dicono gli esegeti dei pastorelli portoghesi, si palesò nei cieli d’Europa il 25 gennaio 1938 quando si verificò una grandiosa aurora boreale che venne avvistata in molte parti d’Italia, fenomeno poi raccontato nei giorni successivi da parecchi quotidiani italiani.

Il patto von Ribbentrop-Molotov

Proprio la sera del 25 gennaio, Hitler ricevette il barone Werner Fritsch, generale e comandante in capo della Reichswehr, assai critico sull’entrata in guerra, e lo fece uscire dal ministero della guerra a causa di uno scandalo. Fu questo un evento preliminare alla guerra” è scritto sul sito dei fedeli cattolici. A cui viene aggiunto un altro fenomeno celeste nei cieli tedeschi che coincise con la firma del patto von Ribbentrop-Molotov (23 agosto 1939). “Ne abbiamo testimonianza dal gerarca nazista Albert Speer nelle sue Memorie del Terzo Reich: ‘Quella notte ci intrattenemmo con Hitler sulla terrazza del Berghof ad ammirare un raro fenomeno celeste: per un’ora circa, un’intensa aurora boreale illuminò di luce rossa il leggendario Untersberg che ci stava di fronte, mentre la volta del cielo era una tavolozza di tutti i colori dell’arcobaleno […]. Lo spettacolo produsse nelle nostre menti una profonda inquietudine. Di colpo, rivolto a uno dei suoi consiglieri militari, Hitler disse: ‘Fa pensare a molto sangue. Questa volta non potremmo fare a meno di usare la forza”.

Un altro gerarca nazista presente alla scena, Nicolaus von Below, ricorderà di essere stato intimorito da quella luce, e di aver detto a Hitler che forse era il presagio di un’imminente guerra sanguinosa.

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Scritto da firedream79

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