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Coronavirus, studio spagnolo: contrastare la seconda ondata con un lockdown precoce di 60 giorni

L’emergenza Coronavirus in Italia sembra essere sotto controllo già da qualche settimana, infatti il virus sembra aver ridotto la sua virulenza, ma non è assolutamente sparito. Tuttavia, si continua ancora a temere per l’arrivo di una seconda ondata in autunno.

Sulla questione seconda ondata studiosi e virologi si dividono: Anthony Fauci è sicuro che ci sarà una seconda ondata; Covid-19 tornerà. Alberto Zangrillo, medico del San Raffaele di Milano, non è della stessa opinione, per lui è troppo presto per parlare di seconda ondata.

Il premier Giuseppe Conte, però, è stato molto chiaro nell’affermare che – nell’eventualità di una seconda ondata e un secondo lockdown, le misure non sarebbero drastiche come quelle prese nel mese di marzo.Seconda ondata Coronavirus autunno

60 giorni di lockdown Seconda ondata Coronavirus autunno

Mentre in Italia si discute e dibatte sull’eventualità di una seconda ondata, in Spagna c’è chi guarda avanti. La situazione Covid-19 in Spagna è simile a quella italiana, ma loro hanno già la soluzione per i prossimi mesi. Se si vuole evitare la seconda ondata in autunno, si deve mettere in atto un secondo lockdown più precoce, prima che il picco di contagi sia raggiunto.

A sostenerlo un nuovo studio spagnolo – condotto da Leonardo López e Xavier Rodó del Barcelona Insitute for Global Health – e pubblicato sulla rivista scientifica Nature Human Behaviour.

Secondo gli studiosi spagnoli, il Coronavirus è più debole, ma non è scomparso! Basti pensare agli innumerevoli asintomatici che si riscontrano giornalmente.

Un efficiente modo per combattere una possibile seconda ondata, per gli scienziati spagnoli, è quello di anticipare il virus e chiudere tutto per circa due mesi, o comunque un periodo che deve andare dai 60 ai 90 giorni.

Questo modo di agire permetterebbe di contrastare “in modo efficace la crescita epidemica, così come una seconda ondata potenzialmente più ampia di SARS-CoV-2 che si verifichi entro pochi mesi”.

“I risultati suggeriscono che i blocchi dovrebbero rimanere in atto per almeno 60 giorni per prevenire la crescita epidemica”.

Nel report, gli scienziati affermano che l’estate e il caldo rendono il virus più debole, ma questo non deve farci cadere nell’errore di sottovalutarlo. Occorre sempre mantenere le distanze di sicurezza, indossare i dispositivi di sicurezza personali e mantenere un’accurata igiene personale.

Al contrario, ci sarebbe un alto numero di asintomatici. Nel report, gli scienziati spiegano che l’estate rende il virus latente, ma resta fondamentale mantenere la distanza di sicurezza e indossare le mascherine.

La speranza per noi tutti è quella di non avere una seconda ondata e un secondo lockdown. Basta rispettare le misure di sicurezza e riprenderemo in mano la nostra vita di sempre al più presto.

Continuate a seguirci su SegretoDonna.

Scritto da Sophi Campailla

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