in ,

Recensione del libro Il senso ultimo delle cose di Marco Verzè

Recensione libro Il senso ultimo delle cose

Il senso ultimo delle cose è l’ultimo libro dello scrittore veronese Marco Verzè pubblicato da Cairo Publishing. Il romanzo racconta la storia del trentacinquenne Pietro, un uomo felicemente sposato con Giulia con cui è in attesa di un figlio che un brutto giorno scopre di avere un cancro. Recensione libro Il senso ultimo delle cose

[ad id=”2888″]
[ad id=”2888″]
[ad id=”2888″]
[ad id=”2888″]
[ad id=”43″]

Recensione libro Il senso ultimo delle coseLa trama

È un tipico pomeriggio di fine settembre quando i medici gli dicono, in seguito a delle analisi, che gli rimangono solamente sei mesi da vivere, nello specifico, come citato, solo duecentosessantaduemilaottanta minuti. Questa notizia gli fa capire che nel momento in cui suo figlio verrà al mondo, lui non ci sarà più, non potrà né abbracciarlo né stringerlo e il bambino non conoscerà mai suo padre, colui che gli ha dato la vita.

Travolto da una rabbia e un’angoscia profonda prende una decisione drastica e disperata decide infatti di sparire. Vuole ritrarsi da tutto e da tutti, per abituare le persone a lui care alla sua assenza, in un solitario conto alla rovescia che lo separa dalla morte.

Vuole affrontare questo tunnel buio senza uscita a viso aperto lontano da ospedali, senza provare alcuna terapia, senza inutili pietismi, in un ultimo scontro decisivo. Vaga per un po’ e si ritrova così sulle colline di Assisi in un rustico in rovina, insieme a degli animali per l’esattezza un vecchio cane, cinque galline, un gallo, sei conigli e una capra.

Le sue giornate sono vuote e fatte di niente, un unico corpo a corpo con la paura e l’angoscia. Ma all’improvviso avviene un incontro decisivo frate francescano, che vive in un eremo in quella zona. All’inizio c’è solo la diffidenza da parte di Pietro nei confronti di quell’uomo di Dio che gli parla di bellezza, di gioia della vita, concetti totalmente in contrasto col suo stato d’animo di questo ultimo pezzo di vita che gli rimane.
Ma ad un tratto comincia a delinearsi un sentiero fatto di speranza, una scia di luce nel nero del dolore. Un cammino lungo e tortuoso ma in fondo al quale si trova la possibilità unica e irripetibile di comprendere il senso ultimo delle cose.


Considerazioni

Quali sono i veri capisaldi della nostra vita? Per cosa vale davvero combattere affinché questi vengano sempre preservati? Cos’è veramente la fede e come può davvero aiutarci nei momenti di difficoltà? Cosa si prova quando sai che la tua vita sta per finire? Sono queste le domande che il lettore deve porsi non appena inizia la storia di Pietro.

Una storia sempre attuale che si avvicina molto alla realtà delle centinaia di persone che ogni giorno scoprono di avere una malattia terminale. La storia è un coinvolgente intreccio di sentimenti fatto di rabbia, paura e fatica ad accettare la tremenda notizia. Vi commuoverà, vi farà apprezzare le piccole cose della vita.

La fede non è tutto ma può davvero aiutare, sentirsi vicino a Dio è un buon modo per ritrovare la speranza che molto spesso perdiamo davanti alle difficoltà che purtroppo affliggono la nostra esistenza.

[ad id=”43″]
[ad id=”2888″]
[ad id=”2888″]

La citazione

“L’amore è come una candida tela, chiunque, prima o poi vi dipinge, chiunque prima o poi, vi si trova dipinto”. 

Per altre recensioni continuate a seguirci qui su SegretoDonna.

Scritto da Gloria Vincenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cosa ne pensi?

amore impossibile relazioni tormento guai

Amori impossibili tormento guai e brodu i ciciri

gelato vaniglia afrodisiaco sesso

La vaniglia migliora l’attività sessuale: come usarla