In merito al crescente allarme sollevato da esponenti politici e cittadini circa la diffusione capillare di impianti fotovoltaici nei territori più fertili della Sicilia, il Codacons Sicilia interviene evidenziando la necessità di una regolamentazione più attenta e bilanciata.fotovoltaico Sicilia
Il Codacons chiede interventi di mitigazione ambientale obbligatori fotovoltaico Sicilia
“Sulla questione – dichiara Bruno Messina, vicepresidente Codacons Sicilia – è indubbio che la transizione energetica rappresenti una priorità globale e che la produzione di energia da fonti rinnovabili costituisca uno strumento essenziale per ridurre l’impatto climatico. D’altra parte, però, non può e non deve essere ignorato l’effetto che l’installazione indiscriminata di pannelli fotovoltaici ha sul paesaggio, sull’economia agricola locale e sulla biodiversità“.
“Ebbene, mentre il fotovoltaico rappresenta un’opportunità per l’indipendenza energetica e lo sviluppo sostenibile – continua l’avvocato Messina – occorre pretendere un approccio consapevole e programmato. Non è accettabile, infatti, che vaste aree coltivate e produttive vengano convertite in campi solari senza una valutazione preventiva dell’impatto ambientale e socioeconomico”.
“Il Codacons Sicilia, pur riconoscendo che non si può frenare il progresso, chiede al Governo regionale di emanare disposizioni normative che prevedano l’obbligatorietà di opere di mitigazione ambientale per ogni nuovo impianto fotovoltaico installato sul territorio dell’Isola. Tali misure devono comprendere, prosegue Messina, tra le altre cose: barriere vegetali, ripristino del suolo, protezione della fauna e utilizzo di aree marginali e incolte, piuttosto che di suoli agricoli di pregio“.
Inoltre, l’Associazione invita i siciliani e le amministrazioni pubbliche a una riflessione seria e condivisa, poiché le scelte di oggi disegneranno il volto della Sicilia di domani.
Infine, il Codacons si dichiara disponibile ad aprire un tavolo di confronto con Regione, enti locali e operatori del settore per definire linee guida comuni che consentano di conciliare progresso tecnologico e tutela del nostro prezioso patrimonio territoriale.