in ,

“Ero a terra con 32 coltellate”: sposa l’uomo che le salva la vita

femminicidio vittima salvata

Di femminicidio si parla tanto, ma mai abbastanza. E noi di SegretoDonna, durante la giornata sulla violenza contro le donne, vogliamo raccontarvi una storia a lieto fine. femminicidio vittima salvata

[ad id=”2888″]
[ad id=”2888″]
[ad id=”2888″]
[ad id=”2888″]
[ad id=”43″]

La storia

Melissa femminicidioAccade in Florida. Melissa Dohme è une bellissima 20enne che lavora nella reception di un ospedale. Sogna di diventare un’infermiera e frequenta Robert Burton, “il gigante bonaccione”.

Le cose tra i due vanno bene, fino a quando Melissa fa richiesta per studiare all’università. Lui diventa geloso e irascibile, lei tenta di mollarlo, lui minaccia di suicidarsi.

Tutto questo si trasforma presto in percussioni fisiche, fino al mese di ottobre 2011. Robert è ubriaco e Melissa lo accompagna a casa. Improvvisamente, il ragazzo si infuria perché, secondo lui, Melissa avrebbe chiuso la porta di casa prima che lui avesse terminato di parlare.

Seguono le botte, ma Melissa riesce a chiamare la polizia. Robert viene accusato di violenza domestica e condannato a 10 anni di carcere.


Durante i mesi successivi solo silenzio. Robert si fidanza con un’altra ragazza e interrompe i contatti con Melissa fino al 24 gennaio 2012.

Robert le telefona, dicendole di essere stato in tribunale per quelle accuse. Le dice di voler scongiurare quel terribile epilogo con un abbraccio e lei, nonostante l’istinto le dica di non fidarsi, va da lui, portando con sé solo il cellulare e uno spray al peperoncino.

Si incontrano e lui l’abbraccia. Ma da quell’abbraccio tira fuori un coltello e la colpisce più volte. Melissa grida, cerca di mordergli la mano, ma cade a terra: sta perdendo troppo sangue.

Qualcuno la sente urlare e chiama i soccorsi. È a quel punto che Robert prende il coltello più grande, quello con la lama seghettata, e la colpisce ancora. Poi scappa, lasciandola per terra agonizzante.

[ad id=”43″]
[ad id=”2888″]
[ad id=”2888″]

L’arrivo dei soccorsi

Cranio e mandibola rotti; testa e nemici fratturate; parte destra del viso paralizzata. Queste sono le condizioni in cui i soccorritori trovano Melissa.

Delle 32 pugnalate, 19 sono state inflitte sulla testa, collo e viso.

Tra i soccorritori c’è Cameron Hill, che riesce a guardare oltre quelle terribili ferite e sente che l’avrebbe rivista.

Quando Melissa si guarda per la prima volta allo specchio piange. Il suo viso è disastrato ma lei si sente fortunata ad essere ancora viva. Si sottopone a un intervento di chirurgia per sistemare il viso e nascondere le cicatrici.

Otto mesi dopo organizza un pranzo a cui invita tutti coloro che hanno contribuito a salvarla, tra cui Cameron. Basta uno sguardo e tra i due nasce l’amore.

Passano 2 anni, Melissa e Cameron sono inseparabili e tutto procede per il verso giusto. Un giorno Cameron invita Melissa a una partita di baseball e qui, con grande sorpresa della ragazza, le passa una palla con su scritto: “Mi vuoi sposare?” . E lei non può che dire sì.

I due sono felicemente sposati da marzo 2017. La cerimonia si è svolta a Dade City, in Florida, davanti agli occhi emozionati di tutti.

Continuate a seguirci su SegretoDonnafemminicidio vittima salvata femminicidio vittima salvata

1 Commento

Leave a Reply

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cosa ne pensi?

Uomini & Donne, parla Nicolò: “Devo tenere fede a me stesso”

“Francesco mi trascurava per il lavoro”: Cecilia Rodriguez racconta la verità