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La movida ha contaminato l’Italia. Discoteche definitivamente chiuse

Chiusura discoteca dpcm Italia

Addio alle discoteche: la situazioneChiusura discoteca dpcm Italia

Consumati i balli di Ferragosto, il governo chiude le discoteche. È la decisione del giorno dopo, ma può essere l’anticipo della nuova stagione di chiusure. La paura che i contagi da Coronavirus possano continuare a salire incombe sul governo che ha convocato un vertice con le Regioni prendendo la prima decisione drastica del post lockdown che sembra riportare indietro l’orologio italiano: stop alle discoteche e obbligo di mascherina anche all’aperto nei luoghi della movida.
La curva dei contagi sale e il governo corre ai ripari con un’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza.Chiusura discoteca dpcm Italia

Ma è polemica con gli operatori dei locali da ballo, che lamentano una perdita di 4 miliardi di euro per il settore e il pressing sugli Enti locali è servito solo a posticipare la decisione. Nel Decreto agosto – è la promessa del ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli – saranno comunque appostate risorse specifiche per ripianare il danno. Il timore che il numero dei contagi possa compromettere l’apertura delle scuole è ormai troppo grande. Inoltre i rientri dall’estero insieme alle feste con conseguente diffusione del Covid hanno abbassato l’età dei contagiati e fatto risalire la curva.

Chiusura discoteca dpcm ItaliaLe Cause della chiusura

In realtà il decreto del presidente del Consiglio dello scorso 7 agosto non lasciava spazi a riaperture, ma diversi governatori hanno firmato ordinanze per consentire l’attività dei locali che in estate movimentano un notevole flusso finanziario. Tuttavia non era più possibile aspettare e il ministro Boccia ha convocato con urgenza i presidenti di Regioni per definire e condividere provvedimenti restrittivi.

Due i fattori che hanno portato alla decisione: l’aumento continuo dei nuovi positivi (3.351 nell’ultima settimana, con picchi quotidiani che non si registravano da maggio) e la situazione negli altri Paesi europei, alle prese con numeri ancora piu’ alti di contagiati. “Non possiamo – sostiene Speranza – vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza”.

Ecco quindi l’ordinanza di sospensione delle attività “che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso” e, viene aggiunto, “non sono ammesse deroghe con ordinanze regionali”. Il provvedimento introdurrà inoltre l’obbligo, dalle 18 alle 6 di mascherina anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei locali e dei luoghi aperti al pubblico e negli spazi pubblici (vie, piazze, ecc.) che per caratteristiche favoriscono gli assembramenti. Oltre a Boccia e Speranza, alla riunione con i governatori era presente anche Patuanelli. “Il danno atteso dalla chiusura delle discoteche – avrebbe detto il ministro – è grosso ma non vedo alternative, serve maggiore attenzione per evitare di tornare ai dati di marzo”.

Tutti contro le discoteche: un facile capro espiatorio

Proteste sono arrivate da Silb Fipe-Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo: “La discoteca è un grandioso capro espiatorio. Noi non ci sentiamo responsabili. Osserveremo nei prossimi mesi se a discoteche chiuse il ‘contagio’ si fermerà. Lo osserveremo attentamente. E agiremo di conseguenza”. Non si esclude un ricorso al Tar.

Non solo gli operatori del settore, ma all’ordinanza proposta da Speranza hanno sollevato obiezioni anche alcuni governatori. Massimiliano Fedriga del Friuli Venezia Giulia per esempio ha avanzato una proposta di mediazione: discoteche aperte, ma con obbligo di mascherina in pista. Non è passata e Fedriga ha criticato “le contraddizioni di un’ordinanza di difficile applicazione, che colpisce duramente uno specifico settore senza avere evidenze statistiche di una correlazione tra il ballo e i casi di Coronavirus”.

Giovanni Toti della Liguria ha puntualizzato che “i locali da ballo con bar e ristoranti potranno continuare a svolgere queste attività. servire pasti e preparare drink”. Emiliano era per lasciare tutto com’era. D’accordo con il Governo il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini: “Le discoteche, i cui gestori nessuno vuole criminalizzare, sono luoghi dove i rischi sono maggiori per ragioni oggettive”. Il contagio ai tempi delle vacanze è difficile da controllare. La settimana di Ferragosto, momento clou degli spostamenti è ormai finita, e si spera che non sia troppo tardi. Anche perché, altro elemento di preoccupazione, è come si è detto l’abbassamento dell’età dei contagiati. A Padova, tra i pazienti ricoverati in terapia intensiva, c’è anche una bimba di 5 anni.

 

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