in ,

Si è spento uno dei padri del giornalismo italiano. Addio Giulietto Chiesa

Raccontava il mondo con occhi critici e disincantati, ed era sempre in lotta per scoprire – e riferire – la verità. Si è spento a 79 anni il grande Giulietto Chiesa, uno dei padri del giornalismo italiano.

I suoi iconici baffi erano quasi diventati il simbolo di un mondo fatti di contraddizioni e scoperte. Qualcuno dice che a Giulietto addirittura piacesse litigare, ma la verità è che le sue erano battaglie motivate dalle migliori delle intenzioni. Addio Giulietto Chiesa

Noi di SegretoDonna vogliamo ricordarlo, e ripercorrere insieme a voi quanto di bello ci ha regalato in tanti anni di onorata carriera. Addio Giulietto Chiesa

Addio Giulietto Chiesa: si è spento un pezzo del giornalismo italiano

È stato il fumettista Vauro Senesi a dare per primo la notizia della sua scomparsa. Addio Giulietto Chiesa

Addio Giulietto Chiesa

“Giulietto Chiesa è morto” ha scritto sotto uno scatto del giornalista, baffuto e sorridente. “Non riesco ancora a salutarlo. Ricordo i suoi occhi lucidi di lacrime, a Kabul, davanti ad un bambino ferito dallo scoppio di una mina. È morto un uomo ancora capace di piangere per l’orrore della guerra. I suoi occhi sono un po’ anche i miei”.

Giulietto, nei suoi ben portati 79 anni, di passi nel mondo del giornalismo e della politica ne ha compiuti parecchi, e tutti importanti.

Non è mai stato un protagonista del mainstream, e forse era proprio questo il suo punto forte. Gli piaceva essere una voce fuori dal coro, più per motivi politici che personali. Se qualcosa era incompatibile con la sua visione del mondo, Giulietto urlava a squarciagola, con una smaliziata sincerità che, oggi come decenni fa, appartiene a pochi.

Ma questo simpatico ometto con i baffi bianchi, il lusso di essere autentico sapeva concederselo eccome.

Addio Giulietto ChiesaLa tolleranza e il buonismo, se indossati come una maschera, gli facevano venire il voltastomaco.

E questo può tuonare come un bizzarro presagio se si pensa che alla base della sua carriera giornalistica – o meglio, della sua seconda rinascita come giornalista – ci fu proprio un litigio. Dopo essere stato dirigente del PCI e costretto ad andarsene dalla sua amata Genova, a 40 anni ha riavvolto il nastro della sua esistenza e premuto Play senza alcuna paura.

E via con la sua nuova vita. Giulietto filtrava le notizie con grande competenza politica e, in fondo, un politico è sempre rimasto. Oltre ogni pagina di giornale o servizio, c’era la voglia di scuotere le coscienze e lasciare il segno.

Il mondo che raccontava, lui, lo voleva cambiare. La sua era una sorta di missione; Giulietto era un moderno Robin Hood impegnato a dare voce ai non ascoltati, a uscire fuori dal gregge per dimostrare che a volte sono proprio le pecore nere a dire la verità. Anche se a volte può fare paura, essere rischiosa, o portare a essere oggetto di giudizi severi.

Oggi noi di SegretoDonna vogliamo rivolgergli il nostro più affettuoso saluto

Ricordandolo come un professionista sì, ma soprattutto come un grande uomo.

Un uomo che è stato un esempio per chi ama ancora il giornalismo nella sua connotazione più vera, che si è spento proprio durante una delle battaglie più difficili che l’Italia sta affrontando e mentre, ancora una volta, era alla ricerca della causa – o di un colpevole – alla base di tanta sofferenza.

Con il cuore grato per il tuo operato, ciao Giulietto. Addio Giulietto Chiesa

1 Commento

Leave a Reply

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cosa ne pensi?

Prezzi alti Coronavirus

Coronavirus, aumentano i prezzi dei beni prima necessità. Cosa fare?

stop 5g sicilia

Catania: il Sindaco di Tremestieri Etneo vieta la sperimentazione del 5g sul territorio comunale. Ordinanza annunciata a seguito di video-incontro con i vertici Codacons